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Il Vecchietto Dobri Dobrev

“ Il Vecchietto Dobri Dobrev (1914) – patriota, un famoso donatore per la restaurazione delle Chiese cristiane di tutta la Bulgaria, chiamato pure “Il Santo di Bailovo”

Lo chiamano santo, asceta, eremita, angelo, forestiero santo, viandante dal passato, mendico…Pochi sono i bulgari che non avevano mai sentito parlare del Vecchieto Dobri Dobrev. Ma sono tanti quelli, che non hanno neanche minima idea di quanto sacro sia il suo manifestarsi nella realta.

Quest’ anno Il Vecchietto Dobri ha compiuto 99 anni e continua ancora oggi, con tutto il cuore a donare ad altri l’unica ricchezza che possiede – bonta’ ed umanita’. E anche in questa eta’ avanzata ogni tanto lo si puo’ notare nelle strade di Sofia a cercare gente generosa per mettere in pratica la sua causa di Dio.
Da decenni Il Vecchietto Dobri raccoglie fondi per la restaurazione delle Chiese in tutta la Bulgaria. Non ha paura del freddo e delle intempèrie, non si preoccupa di rimanere affamato, non si fa mai prendere dalla collera dinanzi a coloro che non capiscono le sue azioni e rimangono impassibili. Il Vecchietto irradia dolcezza e mansuetudine. Col sorriso e’ sempre pronto a baciare la mano di un bambino che dona qualche spicciolo nel suo salvadenaro, a parlare di Dio con ogni passante, di ringraziare sempre per la carita’che gli viene offerta.
Infatti Il Vecchietto Dobri non e un mendico. A Lui non importa alla vista delle altre persone salvare il proprio corpo, ma importa salvare le loro anime. Non puo essere chiamato mendico uno che aveva dimenticato le sue necessita’ e’ raccoglie soldi per una missione suprema, lontana dai benefici materiali.
Donare alla chiesa significa donare alle generazioni future, alle fede di un futuro piu’devoto, per costruire una nazione piu’umana. Questo e’ quello che compie Il Vechietto Dobri con il suo atto senza chiedere gratitudine e riconosocenza. Lui ha rispetto per la gente e non tiene malizia nel suo cuore per nessuno. Capisce che il mondo la’ fuori e’ egoista, ma non si lamenta. Invece vuole lasciare una traccia che sia da esempio con le sue idonazioni. Per questo tanta gente s’inginocchia davanti a lui.

Il destino del povero

Della vita del Vecchietto Dobri non si conosce tanto. Lui non vuole essere famoso e non ama parlare dei particolari della propria vita. Gli basta che tutti lo conoscono come la buona persona che raccoglie fondi e donazioni per le chiese e i monasteri presenti in Bulgaria. Non pensa che la sua vita privata sia piu importante di tutte le opere di carita’ che compie. Questa persona di gran cuore e’ nata nel 1914 nel paesino di Bailovo, che e’ famoso come luogo di nascita di un altro grande bulgaro – lo scrittore Elin Pelin. Il paesino si nasconde in mezzo ai boschi della montagna di Srednagora.
Il Vecchietto Dobri ha quattro figli, due di loro sono gia’morti. Uno di questi si prende cura di lui. Dobri non nasconde il dolore che ha provato per la fame, quando aveva donato i propri soldi, privando la sua famiglia della propria eredita’. Per questo motivo non vuole entrare nei dettagli della storia della propria famiglia. Si sa che durante la guerra il suo udito fu danneggiato dallo scoppio di una granata caduta vicino. Non ha mai confidato cosa l’avesse portato a diventare una persona devota a Dio. Forse perche’ a Bailovo non c’e stata mai abbondanza dei beni materiali o di gente ricca. Anche lo scrittore Elin Pelin scriveva :”E bello il mio paesino, bello, ma e troppo povero”. Il Vecchietto Dobri invece rende il suo paesino ricco d’animo.
Da quando lo ricordano gli abitanti del paesino, Il Vecchietto Dobri gira nelle chiese e nei monasteri di tutta la Bulgaria per raccogliere donazioni ed e aiutare il prossimo. Tutti sono concordi nell’affermare che lui dona ogni denaro che raccoglie nel suo “salva denaro” e che non tenga mai niente per se stesso.

Casa modesta per un’ anima grande

La casa recente del Vecchietto Dobri si trova nelle vicinanze dalla casa-museo del suo concittadino famoso – lo scrittore Elin Pelin. Perche il Santo di Bailovo da anni e’ diventato un vero asceta ed ha lasciato la comodita’ della sua casa ai figli. Ora lui vive in una piccola e povera stanza nel cortile interno della chiesa “San Cirillo e Metodio”. Anche se il letto e’ presente, lui preferisce dormire sul pavimento, non vuole usare nessuna comodita’della piu’ evoluta civilizzazione. Sul tavolino della povera stanza, c’e solo un tozzo di pane e un pomodoro, che gli basta per sopravivere alla giornata.
D’Inverno nella buia mattina girando il cortile lo si puo’ notare a trasportare assi di legno e secchi pieni di materiale. Il cortile e’ ripieno di tutto questo, perche’si prodiga nella ricostruzione della chiesa. I soldi per la ricostruzione naturalmente provengono dalle sue donazioni.
La chiesa nel paesino e’stata costruita dal maestro Gancho Trifonov di Smolskonel nell’ anno 1884 ed e’ un monumento della cultura Bulgara. Il prete invece e’ morto qualche tempo fa per questo negli anni ogni tanto da altri paesini vicini vengono altri preti per celebrare la messa. Per questo Il Vecchietto Dobri apre la chiesa nella mattina e la chiude la sera.
Viandante dal passato…o dal futuro
Per i suoi abiti autentici, (ciocia e indumenti di panno ruvido), bianchi capelli e barba lunga tante persone considerano il Vecchietto un viandante del passato. Lui somiglia molto di piu ad uno dei piu’famosi santi della chiesa Bulgara: San Ivan Rilski che dei tempi nostri, contemporaneo della corruzione e della dissolutezza. Come se provenisse dai tempi passati quando la fede e la grazia avevano avuto radici molto piu forti.
Nello stesso tempo Il Vecchietto Dobri e’ un passaggero del futuro e non smette di girare tra il suo paesino e altri luoghi per continuare il suo atto di Dio in aiuto alla chiesa. Nella sua gioventu’ Dobri percorreva regolarmente a piedi la distanza dal suo paesino a Sofia che dista piu di 25 km. Ma a causa della sua non giovane eta’ ora non puo’ piu andare e quindi prende l’autobus. Essendo ben conosciuto gli autisti non chiedono soldi per il biglietto. Nell’ arco del giorno conta spesso sulla generosita’ e la carita’dei passanti, per avere un po’di cibo. In estate qualche volta lo si puo’vedere come mangia qualche boccone di anguria donatogli da qualche passante.

Ie missione sacre

Negli ultimi anni Il Vecchio si reca spesso al duomo “St. Alexander Nevski” a Sofia. Dove raccoglie i soldi necessari per la restaurazione della chiesa di Bailovo “St. St. Cirillo e Metodio” – 5 000 euro. Aveva fatto donazioni per le chiese a Kalofer e Poibrene. Aveva donato 12 500 Euro per la ricostruzione del monastero Eleshniza e il tempio di Gorno Kamarzi.
Ma la donazione piu’grande fatta e che l’aveva reso famoso e’ stata quella per il duomo “St. Alexander Nevski” – la piu’grande chiesa Bulgara. Il Vecchietto per anni e anni aveva raccolto l’ingente somma di 17 000 Euro. A maggio 2009 incontrato il segretario del duomo Stefan Kalaidziev gli faceva presente che voleva fare una grande donazione. Si e’ capito che qualcuno dei suoi parenti per tutto il tempo aveva portato in banca ogni spicciolo che Il Vecchietto Dobri aveva raccolto per anni e anni. Tutti e due con il segretario girarono in lungo e largo tutta la citta, entrarono negli uffici di ogni banca per cercare dove erano andati a finire I soldi, finche non li trovarono. Cosi solo con una firma il duomo ricevette la piu’ grende donazione della sua storia.
Secondo il segratario le donazioni di tutta la gente che entrava nel duomo per un anno potevano ammontare sui 1000 – 1500 Euro soprattutto durante le feste. I soldi donati dal Vecchietto Dobri furono usati per la restaurazione generale con in particolare modo il trono in oro, furono comprate nuove coperte e tendaggi. Per ringraziarlo la gente della chiesa visito’ la sua casa modesta, proponendogli di comprare dei mobili alquanto semplici. Ma Lui invece rifiuto sempre.
Quelle donazioni sono solo una parte di quello che ora noi sappiamo. Per I regali che Dobri continua a fare lo si puo’comparare con un altro famoso, ma irrealistico vecchieto: – Santa Claus. Dobri non regala bambole e giocattoli ai bambini, ma regala il suo buon esempio, dona la speranza che possiamo diventare gente piu’ onesta e con una spiritualita’ molto piu’ alta.
E chi non crede a Santa Claus, potrebbe credere al Vecchietto Dobri. Significa credere al bene.

 




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